Perchè tanto allarmismo?

#eatlessmeat

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Che troppe carni rosse non facessero bene si sapeva. Ma compararle a fumo e alcool mettendole in Cat 1 cosa provocherà? Crollo delle vendite e della produzione di salsicce e bacon? Il mondo ormai non ha più mezze misure. I media pubblicano e la gente si spaventa. Anche se l’OMS ha fatto una cosa giusta precisando tipo e quantità, i Vegani-Vegetariani gongolano e le madri di famiglia sono disorientate sul cosa mettere in tavola. Io non ho l’autorevolezza di uno scienziato e neanche il piglio un pochino snob dell’asceta del crudo ma posso mettere in campo l’esperienza di Tunin. orto Era mio nonno, uno che per farsi passare il raffreddore respirava i vapori della grappa a 70° fatta in casa, altro che Vicks Vaporub. E’ passato attraverso due guerre ed è morto sano a 88 anni. Mangiava quello che coltivava nell’orto davanti alla porta della cucina, a metri zero. Nel pollaio c’erano galline e conigli, e le carni rosse erano solo per i giorni di festa. I Reducetariani non rinunciano completamente alle bistecche ma ne riducono la quantità e soprattutto controllano la qualità. Carne si ma con moderazione, poche volte alla settimana e in porzioni non giganti. Stessa cosa per pollame e pesce, anche quello non proprio immune da problemi di qualità, soprattutto il pesce più grande a causa della concentrazione di metalli pesanti nel mare.#eatlessmeat3
Si tratta di raggiungere una consapevolezza e non è facile, stimolati come si è da diete di moda, proclami da talebani, estremismi di ogni genere. In vecchio piemontese si dice “Cugnisiun” per dire buon senso. Senza allarmismi, lasciarsi guidare dal buon senso nel mangiare anche bacon e wurstel ma non ogni mattina. E la fettina con l’insalata non deve essere il pasto di ogni giorno. La prossima frontiera dei cuochi in TV deve essere spiegare alla gente come mangiare bene utilizzando verdura e legumi e poca carne e pesce.
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E saper scegliere le materie prime, la carne di animali allevati al pascolo, le verdure non trattate con pesticidi. Per una scelta etica, contro lo sfruttamento del Pianeta ma anche per una scelta dettata dal buon senso. Alimentarsi in modo corretto comporta impegno ma se il nostro scopo è stare bene e far crescere bene i nostri figli, ci riusciremo.

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