Bajkal zen

un ciottolo sulla superficie ghiacciata

un ciottolo sulla superficie ghiacciata

Durante un incontro ufficiale al municipio di Monaco, mi sono messo a parlare con un assessore che era appena tornato da quella zona della Siberia meridionale e mi raccontava di una natura selvaggia e incontaminata, di temperature polari ma che si sopportavano benissimo. Fa talmente freddo che si verifica un fenomeno molto raro, noto come “Bajkal Zen”, che capita quando i sassi caduti sulla superficie congelata del lago vengono innalzati sopra sottili basamenti di ghiaccio.

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Un fenomeno anche artistico, che ricorda le pietre accatastate nei giardini zen giapponesi! Avete visto che foto pazzesche? Un effetto che si verifica grazie all’azione combinata del sole e del vento secco della steppa: la pietra congelata sul ghiaccio cattura il calore della luce solare e scioglie la superficie sottostante; quindi i venti agiscono come scalpelli e limano il ghiaccio fino a ridurlo ad una gamba sottile su cui è appoggiato il ciottolo!

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Lo chiamano Bajkal Zen è uno degli effetti più sorprendenti che si verificano sul lago russo. Poi ci sono le colonne di bollicine d’ossigeno che rimangono imprigionate nel ghiaccio trasparente, perché l’acqua del lago Bajkal è così trasparente e senza impurità che camminando sullo strato ghiacciato per decine di centimetri si vede tutto il fondale e le alghe. L’assessore era proprio entusiasta! Il Bajkal è uno dei laghi più grandi e profondi del pianeta: è profondo 1.642 metri e contiene il 20% di tutte le acque dolci del mondo. Ed è uno dei laghi più antichi della Terra. Ecco un posto che mi piacerebbe visitare! Si trova in Siberia, tra Irkutsk e la Repubblica di Buriazia.

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